CAMERA DI COMMERCIO MILANO MONZA BRIANZA LODI: Pratiche commerciali ingannevoli

 

Stanno aumentando i casi di pratiche commerciali ingannevoli rivolte alle imprese.
Invitiamo le imprese e i professionisti a prestare la massima attenzione a bollettini di pagamento e pubblicità che riportano una denominazione facilmente confondibile con quella della Camera di commercio.

Oltre a falsi bollettini e moduli ingannevoli, si richiede di prestare attenzione a comunicazioni ingannevoli inviate via PEC con oggetto “Esazione diritto annuale 2020“. Tali comunicazioni non hanno avuto origine dalle procedure di gestione del diritto annuale; la loro finalità e probabilmente da ricondurre ad un link dannoso contenuto nella comunicazione. La Camera di commercio raccomanda di accertare i contenuti effettivi del materiale ricevuto e di prestare la massima attenzione prima di effettuare qualsiasi pagamento.
Si ricorda, infatti, che i pagamenti del diritto annuale devono essere effettuati utilizzando esclusivamente il modello F24 o attraverso il portale PagoPA. 

In caso di dubbi o perplessità è possibile inviare un messaggio tramite URPonline o telefonare al Contact Center dedicato.

Si invita inoltre a prestare attenzione a comunicazioni ingannevoli inviate via PEC riguardanti l’indagine Excelsior

In caso di dubbi o perplessità sulla veridicità o compilazione del questionario è possibile contattare InfoCamere al numero dedicato 06 6489 2228 (attivo dal lunedì al venerdì, 9:00 | 13:00 e 14:00 | 18:00) o scrivere a [email protected]. Si segnala inoltre che è attualmente in corso l’indagine Aprile – Giugno 2020 dalla quale, a causa dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, le imprese localizzate in Lombardia sono escluse.   

 

Come tutelarsi

La Camera di commercio invita le imprese a:

  • leggere attentamente il testo dell’offerta ricevuta prima di pagare o apporre la propria firma;
  • prestare attenzione alle scritte riportate in caratteri più piccoli;
  • verificare attentamente se l’informativa sul trattamento dei dati corrisponde alla normativa italiana in materia di privacy.

Le comunicazioni provenienti dalla Camera di commercio sono facilmente identificabili dall’utilizzo di carta intestata che riporta il logo e l’esatta denominazione dell’ente.

In caso di dubbi o perplessità è possibile inviare un messaggio tramite URPonline o telefonare al Contact Center.

Accertato che la comunicazione non proviene dalla Camera di commercio, l’impresa può effettuare una segnalazione (online o tramite modello cartaceo all’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato.

L’AGCM avvierà un’indagine al termine della quale si pronuncerà sull’ingannevolezza o meno della comunicazione oggetto di segnalazione. Sulla base di tale pronuncia, gli interessati potranno agire a titolo individuale per far invalidare il relativo contratto e chiedere il risarcimento dei danni subiti. Gli interessati possono rivolgersi al giudice ordinario ai sensi delle norme del Codice Civile che vietano gli atti di concorrenza sleale.

 

Per maggiori info:

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