Disponibile il Bonus Mamme 2017

di Claudia Marin (Quotidiano Nazionale, 4/05/2017)

Al via dal 4 maggio il contributo «Mamma domani». A partire da stamattina, infatti, sarà possibile inviare all’Inps le richieste per conquistare il premio di 800 euro per la nascita o l’adozione di un minore, previsto dalla legge di bilancio per il 2017. Un’operazione – voluta soprattutto dagli ex Ncd (oggi Ap) e non a caso promossa dal ministro con la delega per la famiglia Enrico Costa – che, di fatto, trasforma un bonus (destinato a essere rinnovato di anno in anno) in una misura strutturale. La trasformazione riguarda anche un altro intervento, il contributo per l’asilo-nido (1.000 euro l’anno). Ed entrambi sono attribuiti a prescindere dal reddito, a differenza del bonus bebè (che scade a fine anno) che è concesso in base all’Isee ed è, comunque, cumulabile con gli altri due benefit.
Il beneficio economico che parte domani dopo una serie di intoppi burocratici e tecnologici – spiegano dall’Inps – sarà corrisposto dall’Istituto su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza (inizio dell’ottavo mese) oppure alla nascita o adozione o affido avvenute nel 2017. Il premio è concesso in un’unica soluzione a ogni figlio nato o adottato/affidato.Per avere diritto alla prestazione, le gestanti/madri devono essere in possesso della cittadinanza italiana o comunitaria; le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiate politiche sono equiparate alle cittadine italiane; per le cittadine non comunitarie è richiesto il possesso del permesso di soggiorno Ue di lungo periodo oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini Ue.

La domanda deve essere presentata telematicamente all’Inps attraverso una delle seguenti modalità: via web utilizzando i servizi telematici del portale www.inps.it, accessibili direttamente dalla richiedente tramite Pin; chiamando il Contact Center Integrato al numero 803164, gratuito da telefono fisso, oppure al numero 06164164 per le chiamate da cellulare con tariffazione a carico dell’utente; attraverso i patronati, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La domanda deve essere presentata dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e, comunque, improrogabilmente entro un anno dalla nascita o dall’adozione. Per le nascite o le adozioni verificatesi dal 1° gennaio al 4 maggio 2017, il termine di un anno per la presentazione decorre dal 4 maggio.
Lo stato di gravidanza deve essere confermato da un certificato rilasciato dal medico. Se la domanda è presentata a parto già avvenuto, la madre dovrà autocertificare nella domanda il codice fiscale del bambino.

Non è previsto alcun tetto di reddito per la conquista del premio «Mamma domani». E la stessa cosa accade anche per il contributo per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati fino a un massimo di 1.000 euro l’anno per 11 mensilità: 91 euro per ogni mese frequentato. La misura si riferisce all’intera durata massima di tre anni di frequenza del nido. Il contributo è esteso anche ai bambini nati nel 2016, e all’assistenza di bambini impossibilitati a frequentare il nido a causa di gravi malattie croniche (1.000 euro per tre anni in unica soluzione annuale).

Quanto, invece, al bonus bebè, si tratta di un assegno di 80 euro al mese per tre anni per i genitori di nuovi nati al di sotto della soglia Isee di 25.000 euro. L’importo raddoppia al di sotto della soglia di 7.000 euro. La misura non è strutturale ma è stata originariamente prevista per i nati nel 2015, 2016 e 2017.

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